Docenti e Ata, divieto di accesso su TikTok? In settimana la decisione

da | Mar 7, 2023 | IN PRIMO PIANO


Divieto di usare TikTok per tutti i dipendenti statali, tra cui ovviamente i docenti e il personale ATA: questa sembrerebbe l’ultima idea del Governo italiano, in apprensione per questioni di sicurezza nazionale.


La vicenda è già al vaglio del Copasir, come spiegato dal Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo che, considerando l’elevato numero di dipendenti statali, trova ampiamente coinvolto il proprio Ministero.
L’esecutivo potrebbe prendere in considerazione quanto deciso dalla Commissione Europea, che ha imposto la disinstallazione dell’app a tutti i suoi dipendenti, ma tale scelta dovrà però essere concordata con le varie istituzioni, come conferma lo stesso Zangrillo: «L’argomento è arrivato all’ordine del giorno da poco. Già la prossima settimana dovremo confrontarci e cercare di arrivare a una sintesi. Prenderemo una decisione in fretta. Ora dobbiamo comprendere bene quale è effettivamente la profondità dei rischi legati alla sicurezza nazionale».

Nel frattempo, sono già arrivati i chiarimenti del responsabile delle relazioni istituzionali TikTok del Sud Europa, Giacomo Lev Mannheimer, il quale sostiene che i dati sensibili italiani ed europei non vengono conservati in Cina, ma negli Stati Uniti, Singapore e in futuro nell’Unione Europea, e che il governo cinese non ha mai inoltrato una richiesta d’accesso generale agli utenti di TikTok.
C’è da dire che ormai da parecchio tempo l’app in questione preoccupa le istituzioni italiane, soprattutto da quando il direttore dell’FBI, Chirs Wray, ha dichiarato che TikTok sarebbe in mano al governo cinese che la userebbe per manovrare contenuti social e influenzare gli utenti. A tale proposito, qualche settimana fa, il sottosegretario all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti di Fratelli d’Italia, ha avuto un vertice con i rappresentanti della sezione italiana di ByteDance (società cinese attiva nel settore informatico, che ha dato il là allo sviluppo di TikTok), insieme al Garante per la protezione dei dati personali. L’obiettivo era quello di ottenere maggiori informazioni sulla trasmissione dati degli utenti verso Paesi terzi, soprattutto la Cina, e sulla capacità della app di verificare l’età degli iscritti, spesso molto giovani. Nel giro di poche settimane, forse giorni, se ne saprà di più, nel frattempo i dipendenti statali attendono interessati.

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