La deadline imposta dal Miur è stata superata: fino al 31 ottobre è stato possibile acquisire i 24 cfu, e in tanti aspiranti insegnanti si sono affrettati in questi ultimi giorni a conseguire il titolo, ma è stata veramente questa l’ultima opportunità concessa per superare i quattro esami propedeutici all’inserimento nel mondo della scuola?
ULTIME – Facciamo un breve riassunto: i 24 cfu sono stati introdotti dalla ministra Azzolina nel 2017, i 60 provengono da un’idea di Bianchi e adesso, il un nuovo ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, docente ordinario di diritto romano, non si è pronunciato sulla questione, anche perché non è stata ancora definita la squadra ministeriale. In base alla normativa precedentemente varata dal governo Draghi, con l’avallo del Ministro Bianchi, dal 1° novembre 2022 fino al 31 dicembre 2024 si sarebbe dovuta attraversare una fase transitoria, prima dell’ufficiale entrata in vigore dei 60 cfu prevista per il 1° gennaio 2025. Non si sono ancora avute rettifiche in tal senso, ma per scongiurare un nuovo cambio di rotta, bisognerà attendere ancora qualche giorno.
PROROGA – Nelle ultime settimane si era udita la voce, in ambienti vicini al mondo della scuola, di una proroga di almeno qualche mese dei 24 cfu. Si tratterebbe di una buonissima notizia per i «ritardatari dell’ultimo giorno» che ancora non sono riusciti a conseguire il titolo, e che in caso contrario sarebbero tagliati fuori fino al 2025. Verosimilmente, qualora l’ipotesi della proroga si concretizzasse, l’estensione del termine di ancora qualche mese, prolungherebbe l’era dei 24 cfu, togliendo nebulosità a quest’interregno sia politico che didattico.
Domanda Mad, come si compila e quali corsi bisogna presentare
Un altro anno scolastico volge al termine e gli aspiranti docenti pensano già al successivo, tra corsi daconseguire e domande da presentare. Tra queste c’è anche quella per la messa a disposizione (piùcomunemente chiamata MAD), che si colloca al primo posto tra le...