Covid: possibile seguire le lezioni con il raffreddore ma non con la febbre

da | Ago 17, 2022 | IN PRIMO PIANO




Nei giorni scorsi sono pervenute le indicazioni dell’istituto superiore di sanità per l’inizio del nuovo anno scolastico: tra le linee guida c’è una differenziazione tra le misure di prevenzione standard garantite per tutto l’anno in base all’attuale quadro epidemiologico e le possibili modifiche da attuare in base alla valutazione del rischio, prevedendo un’adeguata preparazione degli istituti scolastici all’attivazione rapida delle misure in caso di necessità.

SPECIFICHE – Nella nota viene specificato che agli alunni che presentano sintomi respiratori non gravi (un quadro clinico generalmente buono e senza febbre) sia concessa la facoltà di frequentare le lezioni in presenza, a patto che: indossino una mascherina FFp2 fino a risoluzione dei sintomi; curino l’igiene delle mani; seguano l’etichetta respiratoria. Nella comunicazione viene anche spiegato che, in particolar modo nei bambini, il raffreddore è molto diffuso e che non può essere di per sé motivo di allontanamento dalla scuola.

VIETATO – Non sarà invece consentito l’ingresso nelle strutture scolastiche ai ragazzi, docenti o Ata, che presentino una temperatura corporea oltre i 37,5 ° C.

Di seguito tutti i sintomi per cui sarà vietato l’ingresso a scuola:

– sintomi respiratori acuti, come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria;

– vomito (episodi ripetuti accompagnati da malessere);

– diarrea (tre o più scariche con feci semiliquide o liquide);

– perdita del gusto, perdita dell’olfatto, cefalea intensa.

Qualora si manifestino tali sintomi, alle famiglie è consigliato di non accompagnare i ragazzi a scuola.

Queste sono le linee guida per il rientro in presenza a settembre, ma il quadro epidemiologico potrebbe subire delle modifiche, soprattutto per l’impennarsi invernale dei casi di influenza. Il mantra che dovrà accompagnare l’attività didattica in presenza resta sempre quello della prudenza: l’opzione Dad infatti non deve più essere interpretata come un’opportunità ma solo come extrema ratio.

Articoli Recenti

Amore plutonico (seconda parte)

Amore plutonico (seconda parte)

Come ricordato nel precedente articolo, le recenti dichiarazioni del leader di Azione, Carlo Calenda, sull’energia atomica, hanno rilanciato un dibattito che se sul piano ideologico sembra più che immobile da un trentennio, sul piano tecnologico appare più vivo che...

Amore plutonico

Amore plutonico

Di recente, sia da un punto di vista politico che giornalistico, il nucleare sembra essere tornato di moda: superato l’orrore di Hiroshima e Nagasaki (ma anche di Chernobyl e Fukushima), che da molti anni ha ormai calcificato un tabù, rafforzato in Italia dal...

The Brutalist: l’architettura dell’esilio

The Brutalist: l’architettura dell’esilio

Alla terza prova come regista, il filmaker ed ex-attore trentasettenne Brady Corbet conferma le proprie ambizioni autoriali firmando un’opera-monstre di ben 215 minuti, costata «appena» dieci milioni di dollari (una cifra decisamente contenuta rispetto agli standard...