Insieme alla guerra, e alle relative conseguenze politico-economiche (planetarie e trasversali), l’appena trascorso maggio è stato anche il mese dell’annunciata «Boiler Summer Cup» (da «boiler», in inglese scaldabagno, caldaia), la discutibile challenge su Tik Tok che rilancia il body shaming come vertice dell’intrattenimento maschile e come fenomeno generazionale, in barba ai mille appelli contro il sessismo e la strumentalizzazione del corpo femminile.
Questo perché la mercificazione è un prisma dalle mille sfaccettature: si va dal marketing più becero che sessualizza l’oggetto di consumo rendendo l’erotismo una sorta di enzima funzionale all’acquisto, fino all’infame torneo su Tik tok, passando attraverso secolari forme di oppressione (e controllo) maschile, come la mutilazione genitale o il gavage, ma nell’era dei social e delle gogne mediatiche il rischio maggiore è veicolare il conformismo estetico, lasciando passare il concetto che esista una sola forma di bellezza femminile in grado di determinare l’accettazione sociale.
HOT GIRL SUMMER CHALLENGE
Aveva già scandalizzato il (de)format, sempre su Tik Tok, «Hot Girl Summer Challenge», basato sull’assegnazione di punti alle ragazze in base alla propria intraprendenza sessuale, e fondato su un vero e proprio decalogo:
-Perdi punti se:
- (-7) se piangi per un ragazzo;
- (-8) se vieni rifiutata da qualcuno;
- (- 10) Se vieni scoperta dai tuoi;
- (- 15) se ti innamori;
- (- 50) se rimani incinta;
- (- 30) se baci qualcuno già baciato in passato;
- (- 5) se vomiti per l’alcol.
-Tipologie di ragazzo:
- (+2) se gioca a basket;
- (+5) se gioca a calcio;
- (+6) se è un nuotatore;
- (+3) se gioca a pallavolo;
- (+10) se è uno skater;
- (-5) se è un amico;
- (-3) se non fa sport.
-Alcool e droghe:
- (+5) se sei brilla;
- (+10) se sei proprio ubriaca;
- (+4) se ti fai offrire da bere spontaneamente;
- (+8) se sei ubriaca e fatta contemporaneamente;
- (+5) se fumi una canna;
- (+6) se ti offrono una canna.
Risalente al 2021, l’Hot Girl Summer Challenge, premia(va) ragazze contattate su Instagram (+5) o bersagliate da nudi maschili (+6), in grado di fare sesso (+30) o di baciare più di tre ragazzi in una sera (+15), di perdere la verginità (definita grossolanamente «la V card», sempre + 30), più una serie di performances mutuate dall’immaginario pornografico maschile (+15 fingering, + 9 blowjob), o forme standardizzate di automiglioramento come il piercing (+15) o un tatuaggio (+ 20), per non parlare dello scaricare un corteggiatore (+10) o di farlo innamorare (+20).
Partendo dal presupposto che dal summer ranking è esclusa qualsiasi forma di interiorità e che sia i ragazzi che le ragazze si definiscono secondo canoni puramente estetici e/o in base ai propri comportamenti sessuali, quello che inquieta è il valore estremamente positivo assegnato all’utilizzo di alcool e stupefacenti, e quello negativo dato alla possibilità di innamorarsi o di rivedere la stessa persona, per non parlare del rimanere in cinta (-50, il peggiore dell’intera graduatoria).
Si potrebbe obiettare che questa challenge sia solo una forma di scadente intrattenimento pensata per adolescenti insicuri e che nessuna donna provvista di autostima o rispetto per sé stessa si piegherebbe a tale pratica, ma due considerazioni ne dimostrano al contrario la pericolosità:
- L’Hot Girl Summer Challenge è una competizione ideata da donne per donne, e questo la dice lunga sull’autoghettizzazione e sulla presunta emancipazione femminile, che spesso si traduce in semplice emulazione (in peggio) della libertà sessuale maschile;
- Un’adolescente timida e complessata, anche se in possesso di un filtro culturale tale da aborrire una simile sfida, potrebbe parteciparvi anche solo per bisogno di accettazione sociale o spirito di aggregazione (spinta ancor più impellente se si pensa agli effetti claustrofobici mietuti dalla pandemia).
BOILER SUMMER CUP
La recente (maggio 2022) evoluzione, o forse sarebbe meglio dire involuzione, dell’Hot Girl Summer Challenge è la Boiler Summer Cup, inizialmente promossa sempre su Tik Tok: una challenge fondata sulla possibilità di acquisire punti rimorchiando ragazze formose nei locali, e più il peso delle «prede» sale, più si scala la classifica.
Si vince l’ingresso gratuito in un locale a scelta.
A peggiorare un taglio già di per sé misogino, moralmente censurabile e pericoloso sotto talmente tanti punti di vista da scadere nel penale, è l’obbligo di riprendere approcci e appuntamenti all’insaputa delle malcapitate «boiler», per poi sbattere il tutto on line senza alcuna autorizzazione né liberatoria.
Si va da un punto per 80/90 kg ai +5 per un peso che superi i 110, ed una delle immagini più iconiche (in senso dispregiativo) della challenge è quella di un ragazzo con una canna da pesca che ha un rotolo di speck come esca: la BSC avrebbe dovuto iniziare il 21 giugno, ma già i primi video sono apparsi a maggio, sollevando una tale tempesta sui social che Tik Tok è intervenuto condannando apertamente questa iniziativa: «non tolleriamo contenuti che promuovono bullismo o molestie e abbiamo rimosso i video che violano queste linee guida», e in effetti nel quarto trimestre del 2021 la popolare piattaforma molto amata dai più giovani ha rimosso il 94% dei contenuti che violavano la sua policy entro 24 ore dalla pubblicazione, e il 90% prima di essere visualizzati, e con una percentuale leggermente minore i video relativi a molestie e/o bullismo.
Al di là della velocità con cui la Rete riesca o meno a immunizzarsi dalle proprie derive patologiche, e di quanto le istituzioni candidate a farlo siano in ritardo sulla prevenzione (e spesso anche nella loro rimozione), quello che sconvolge è che, parallelamente all’acuirsi di una sensibilità attenta a combattere il body shaming e a promuovere l’inclusività, si sviluppino forme di degrado morale che non hanno nulla a che vedere col cattivo gusto situazionista, ma solo con una volgarità incolta e grossolana.
Passa il concetto, fra i giovani meno critici o semplicemente più fragili, che innamorarsi o legarsi a qualcuno sia un disvalore, mentre sballarsi o collezionare campioni di sessualità promiscua renda popolari, e questo dovrebbe far riflettere sui modelli sociali proposti (ergo imitati) a chi tali challenge concepisce e promuove.
In senso più strettamente estetico, e con un occhio di riguardo al mondo femminile, il messaggio veicolato dalla Boiler Summer Cup è che sia assolutamente da escludere la possibilità che un ragazzo sia attratto (figurarsi innamorato) da una ragazza sovrappeso, concetto smentito sincronicamente dalle preferenze pornografiche maschili (che virano decisamente sulle taglie forti, e la pietra di paragone è così bassa da risultare inevitabilmente vera), e diacronicamente da così tanti dipinti rinascimentali o meno (vedi Botero), da ridicolizzare l’angusto punto di vista dei poveri, culturalmente parlando, tiktokers.