Torniamo a parlare di uno degli argomenti più scottanti di questa parte dell’anno: gli Esami di Stato. Ricordiamo che a marzo è stata pubblicata l’ordinanza che li regolamenta, destando non poco clamore tra gli studenti e molti insegnanti che non si aspettavano un così repentino ritorno alla normalità. Come già visto, le prove scritte saranno due, una di italiano, uguale per tutti gli indirizzi, e una sulle materie caratterizzanti, predisposta dalle singole Commissioni. L’esame orale recupera l’ultima riforma, partendo da una suggestione offerta dalla Commissione stessa, per cui lo studente dovrà dimostrare padronanza e trasversalità tra le materie.
COMMISSIONE: per il terzo anno consecutivo, la Commissione di esame sarà interna e formata da sei membri: l’unica presenza esterna sarà il Presidente di Commissione. La presenza di sei membri non implica che le materie d’esame siano sei: ogni commissario interrogherà per tutte le materie di propria competenza.
VALUTAZIONE: il credito scolastico viene rimodulato e non più calcolato in quarantesimi. Saranno infatti 50 i punti attribuiti alle medie del triennio: la prima prova scritta varrà 15 punti, la seconda 10, alla luce delle proteste degli studenti. L’esame orale concorrerà per un quarto della valutazione finale. La Commissione, soddisfatti alcuni parametri, può decidere di attribuire fino a 5 punti di bonus ed assegnare la lode agli studenti particolarmente meritevoli.
PCTO: per quanto si sia ancora una volta derogato al numero di ore minimo per l’ammissione agli esami, l’illustrazione delle esperienze maturate nei progetti di PCTO resta una parte fondamentale dell’esame. Molti studenti, infatti, presenteranno lavori multimediali per dimostrare l’impatto che le esperienze vissute hanno avuto sulle loro scelte formative (e professionali) future. Spazio, ovviamente, anche all’educazione civica
DAD E DINTORNI: per non dimenticare lo stato di emergenza appena concluso, è stata prevista, dietro congrua e regolare certificazione, la possibilità di sostenere gli esami da remoto, in caso di eventuale infezione da COVID.
ADDIO TESINA: l’esame orale, come detto, parte direttamente dalla proposta della Commissione. L’abbandono dell’elaborato, proposto negli ultimi due anni, e della tesina, utilizzata l’ultima volta quattro anni fa, non sono stati accolti di buon grado dagli studenti. Gli attuali maturandi, infatti, lamentandosi di essere i soggetti che hanno maggiormente subito la didattica a distanza e le problematiche della pandemia, avrebbero gradito partire da un proprio elaborato.