Tutti pronti per la partenza, ma manca ancora il “via” ufficiale. Semaforo rosso e fiato sospeso per gli aspiranti docenti ancora in attesa di sapere quando riapriranno le Gps 2022. Novità sostanziali erano attese in questi giorni, ma restano ancora alcuni nodi cruciali da sciogliere.
ULTIME -Per la definitiva apertura delle procedure, manca il consenso del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, che deve esprimere un parere non vincolate, ma comunque obbligatorio. La bozza del decreto è giunta al CSPI mercoledì 12 aprile, quindi è intuitivo che la prevista apertura subito dopo Pasqua non verrà rispettata, ma l’organo è comunque obbligato a comunicare quanto deciso entro una settimana, pertanto nel giro di qualche giorno potrebbero esserci delle sostanziali novità.
TEMPISTICHE E PREVISIONI – Caduti i termini inizialmente previsti (apertura al 19 aprile e chiusura al 9 maggio), secondo le indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, l’inizio delle procedure potrebbe slittare addirittura a maggio. Considerando che l’inizio della prossima settimana coincide col 25 aprile (un altro giorno festivo), non sarebbe da escludere un ulteriore posticipo di 7 giorni, fino al 2 maggio; non solo mancherebbero i tempi tecnici per aprire prima di questa data, ma potrebbe esserci anzi un ulteriore slittamento. Un altro punto cruciale è quello relativo al lasso di tempo in cui sia possibile inserirsi: inizialmente, nella bozza del governo erano previsti 20 giorni, mentre i sindacati hanno chiesto di tenere aperte le procedure per almeno un mese. Da chiarire resta anche il punto legato all’iscrizione con riserva, di cui si è parlato molto negli ultimi giorni, ma i cui termini restano ancora vacui.
Regnano incertezza e dubbi nell’immediato futuro degli aspiranti docenti che stanno ancora terminando i percorsi per ottenere i requisiti necessari alle immissioni. Manca chiarezza, ma il tempo di attesa è quasi esaurito. Un po’ di pazienza e quel semaforo rosso dopo due anni potrà finalmente colorarsi di verde.
La nuova lotta di classe (turistica)
C’erano una volta le classi agiate che vivevano di rendita e disponevano illimitatamente del tempo libero («leisure time») organizzando dei «Grand Tour» in giro per il mondo che poi divenivano libri o album fotografici da esibire durante un tè o fumando tabacco...