Aggiornamento Gps, ci saranno nel 2022?

da | Feb 7, 2022 | IN CATTEDRA

L’apertura delle GPS nel 2022 sembrava scontata fino a qualche mese fa, ma nelle ultime settimane è stata vagliata la possibilità di far slittare il tutto al 2023. Tra dibatti, polemiche e vertici con i sindacati, al momento l’allarme sembrerebbe rientrato e il rinvio scongiurato.

DICHIARAZIONI – Sull’argomento, di stretta attualità, si è espresso il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, che tramite il suo profilo Facebook ha divulgato un messaggio di rassicurazione verso tutti i docenti precari, speranzosi di una imminente riapertura:  «Dopo giorni di forti pressioni posso dire alle centinaia di docenti precari che attendono la riapertura delle Gps che siamo a buon punto. Chi vuole aggiornare la propria posizione, cambiare provincia o inserirsi per la prima volta in graduatoria ha il diritto di poterlo fare già da quest’anno. E io ce la sto mettendo tutta affinché questo diritto venga rispettato. Spero di potervi dare già dalla prossima settimana l’ufficialità».
Sulla stessa lunghezza d’onda,  il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, che ci ha tenuto a esprimere una specifica: «Una norma concordata consentirà il varo dell’ordinanza con cui evitare lo slittamento all’anno prossimo dell’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze (Gps), che metterebbe in difficoltà oltre 700 mila docenti».

FATTI – Salvo clamorosi colpi di scena, quindi, tutti gli insegnanti precari avranno il diritto di modificare il proprio punteggio, inserendo i dati del servizio svolto nell’ultimo biennio: saranno dunque consentiti anche gli spostamenti da una provincia all’altra. Tanti aspiranti docenti potranno inserirsi finalmente in graduatoria, senza dover più ricorrere alla M.A.D. (Messa a disposizione), che dovrebbe avere solo una funzione formativa e introduttiva e che invece sta quasi sostituendo le ministeriali GPS.

PERICOLO SCONGIURATO? – L’ansia del rinvio ha tenuto col fiato sospeso molti aspiranti docenti che negli scorsi mesi hanno conseguito i 24 cfu. Il loro intento era quello di inserirsi nelle GPS del 2022, ma l’indiscrezione di un possibile rinvio, collegata alla possibilità dell’introduzione di 60 crediti formativi a sostituzione degli attuali 24, ha ventilato l’ipotesi che il requisito da loro conseguito non fosse più ritenuto valido in caso di slittamento, e conseguente passaggio a una nuova normativa. Al momento il pericolo sembrerebbe scongiurato, anche perché è poco chiaro quando e come verranno sostituiti i 24 cfu. Il Miur tra non molto potrebbe quindi comunicare il periodo di apertura delle GPS, che dovrebbe essere nell’ordine di pochi mesi.

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