La curva dei contagi continua a salire per tutta la penisola e in molte scuole è tornata la didattica a distanza.
Dove la situazione lo permette, invece, si continua la scuola in presenza. Ma come funziona per le attività
motorie? Cambiano le cose in base alla situazione epidemiologica?
ZONA GIALLA O ARANCIONE – Stando a quanto riferito nel Piano scuola 2021-22, e ribadito nel documento di Indicazioni strategiche ad interim per la prevenzione e il controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2021-2022), con il passaggio alla zona gialla o arancione, l’attività motoria sportiva nelle palestre scolastiche verrà svolta individualmente, e nel rispetto delle misure di contenimento della pandemia previste dai protocolli scolastici.
DAD – Nel caso in cui venisse sospesa l’attività didattica in presenza, stando a quanto scritto nell’art. 4, c. 1
del DL n. 1 del 07/01/2022, ci si attiene a quanto riportato nella nota n. 1771 del 29/01/2021, divulgata
dall’USRV riguardo ai contenuti della DAD per la disciplina Scienze motorie e sportive svolta nelle Istituzioni
scolastiche, statali e paritarie, di ogni ordine e grado.
Nel comunicato viene rimarcato che, per motivi di sicurezza, i docenti incaricati dovranno pretendere in
didattica a distanza soltanto la teoria della materia, senza richiedere quindi agli allievi esercizi o attività
motorie domestiche, né in modalità sincrona né asincrona.
PALESTRE – Sull’uso delle palestre da parte di terze persone, il CTS ha stabilito che gli accordi presi con gli
Enti locali debbano essere rispettati solo se in zona bianca: infatti, in zona gialla o arancione, le scuole e gli
Enti Locali proprietari degli immobili, dovranno prendere in considerazione la sospensione delle attività dei
soggetti esterni, almeno fino al nuovo passaggio in zona bianca della circoscrizione di riferimento.