La pandemia non demorde, il Covid non rispetta alcuna tregua. Tornano a salire i contagi nello stivale, con i positivi che quotidianamente si aggirano intorno a quota 30.000. Tra le misure di contenimento e i nuovi decreti, continua a tener banco la questione delle vacanze scolastiche prolungate: si rientrerà regolarmente dopo l’Epifania, oppure no?
PROPOSTA – L’idea è stata lanciata dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, convinto che il modo migliore per prevenire la diffusione della quarta ondata sia quello di tenere le scuole chiuse. Tale scenario però, si dovrebbe prefigurare soltanto nell’eventualità in cui i positivi durante le vacanze raggiungano quota 100.000.
La proposta di posticipare il rientro di due settimane è stata avallata anche da Giorgio Palù, virologo dell’Università di Padova e presidente dell’Aifa: «C’è la possibilità di prolungare il periodo di vacanza e di recuperare questi giorni successivamente».
Non poteva rimanere in silenzio il Governo che, tramite il Ministro Bianchi, ha già bocciato questa eventualità, evidenziando il dato incontrovertibile che la scuola sia stata ad oggi la categoria col più alto tasso di vaccinazione. Allo stato attuale soltanto l’1% dei positivi provengono dalle scuole, per la precisione 10 mila su 400 mila. «Il problema non è dentro, ma fuori la scuola» ribadisce Bianchi.
BOCCIATURA – A fargli eco arriva anche Draghi, il quale aveva già annunciato che nel decreto del 23 dicembre non ci sarebbe stato alcun drastico provvedimento in tal senso. L’obiettivo è sempre stato quello di evitare la didattica a distanza ed è quello che il governo continuerà a fare: «Bisogna attuare le precauzioni, in primis bisogna fare uno screening negli istituti, e su questo Figliolo si è messo al lavoro, poi serve il testing e la vaccinazione di tutti, e anche dei bambini oggi» – questa la chiosa del Premier.
REGIONI – Il Governo detta le linee guida ma le regioni hanno poi la facoltà di ritardare il rientro dalle vacanze: dalle ultime informazioni sembrerebbero infatti tutte allineate non per il 7 gennaio, ma per il 10. Questo è già previsto in Piemonte, Puglia, Campania e per altre realtà locali; le restanti stanno valutando se aderire o meno, ovviamente tenendo conto dei singoli dati sulla situazione epidemiologica. Nel caso di rientri posticipati non sono previsti recuperi di ore, né per gli studenti né per i docenti.
FFP2 – Dopo aver tanto parlato di rientri, concentriamoci sulle possibili novità del 2022. Come annunciato da Barbara Floridia, sul tracciamento e sul raccordo con le Asl, è stata raggiunta un’intesa di massima con la struttura commissariale, per aiutare i territori a svolgere lo screening nelle classi. Inoltre, potrebbe partire la distribuzione delle mascherine nelle scuole. Draghi ha ricordato i risultati raggiunti in questi ultimi mesi: dalle lezioni in presenza al ritorno alla socialità, passando attraverso le nuove riaperture; tutto questo è stato reso possibile dalle precauzioni, che per sua stessa ammissione, nel caso della scuola, dovrebbero includere la mascherina FFP2.
La nuova lotta di classe (turistica)
C’erano una volta le classi agiate che vivevano di rendita e disponevano illimitatamente del tempo libero («leisure time») organizzando dei «Grand Tour» in giro per il mondo che poi divenivano libri o album fotografici da esibire durante un tè o fumando tabacco...