I contagi aumentano giorno dopo giorno e il governo si è subito messo al lavoro per arginarne la frequenza: il green pass – stando alle ultime indiscrezioni -potrebbe subire delle modifiche, mentre non sembra concretizzarsi l’ipotesi dei giorni scorsi di un lockdown per i non vaccinati, misura tra l’altro già adottata in
altri stati. Le soluzioni al vaglio sembrerebbero l’inserimento di un obbligo vaccinale mirato e l’anticipo della terza dose.
DOCENTI – Il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Franco Locatelli, ha proposto l’obbligo del vaccino per le categorie più esposte al contatto col pubblico; tra questi rientrano anche i dipendenti della scuola (personale docente e Ata), nonostante tra di loro siano rimasti in pochi a non aver usufruito almeno
di una dose. Non sembrano invece sussistere gli estremi per un obbligo generale; i paletti sarebbero troppi e la misura più radicale che percorribile. Qualora venisse accolta la proposta di Locatelli, potrebbe essere rivista la validità del green pass (con l’obbligo di rinnovo a 5 mesi dall’ultima dose): ancora però, a meno di
stravolgimenti improvvisi, l’unica ipotesi tangibile sono i termini di validità del tampone, che potrebbero subire un ritocco nel breve periodo.
BAMBINI – Quella italiana resta comunque una situazione ancora non drammatica, soprattutto se confrontata con quella di altri stati europei. Per questo, secondo Locatelli, i 10 mila contagi circa al giorno richiedono un’attenta valutazione, ma senza fomentare allarmismi. Torna sempre più attuale, in ambito scolastico, la vaccinazione per i bambini dai 5 agli 11 anni, attualmente scoperti da qualsiasi immunizzazione: i vaccini per questa fascia di età saranno disponibili solo dopo l’approvazione di Ema ed
Aifa. Sottoporre infatti i più piccoli all’attività vaccinale è molto importante, poiché solo in questo modo verrebbe assicurata loro una continuità didattica in presenza e un normale svolgimento delle pratiche sociali. Nelle ultime settimane è stato registrato un notevole aumento dei contagi in età pediatrica, quella in cui non è mai stata somministrata alcuna vaccinazione: non può essere un caso, come non lo sono le diverse classi in quarantena presenti in tutta la nazione. Locatelli ha garantito l’affidabilità dei vaccini destinati ai bambini (a mRna), definiti assolutamente rassicuranti. Comunque, nessuna ipotesi è stata esclusa in modo categorico e in un margine temporale ragionevole avremo notizie più precise.