Il nuovo concorso straordinario 2021, previsto dal decreto Sostegni Bis, dovrebbe prendere forma nelle prossime settimane, in modo da ultimare la correzione dei test entro dicembre, per poi avviare i vincitori all’anno di formazione propedeutico al ruolo. Per l’anno scolastico in corso, il MEF ha autorizzato 112.474 posti di cui gli Uffici Scolastici hanno reperito, tramite Gae, concorsi e GPS prima fascia, 59.425 (di cui 12.840 incarichi conferiti in base alle procedure dell’art. 59 comma 4 del decreto sostegni bis).
Dal Decreto Sostegni bis si evince che sui posti residui, accantonati quelli dei concorsi ordinari ancora non svolti, sarà bandito un nuovo concorso straordinario «per un numero di posti pari a quelli vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2021/2022 che residuano dalle immissioni in ruolo». Il numero totale potrebbe ammontare a circa 15.000 posti da coprire.
DETTAGLI – Non è ancora chiaro quali saranno le classi di concorso coinvolte, poiché alcuni Uffici Scolastici devono ancora chiudere la fase di immissioni in ruolo. Di contro però è facilmente pronosticabile, se si scindono dalle immissioni in ruolo previste, i posti residui e l’accantonamento per i concorsi ordinari. Non è ancora possibile presentare la domanda, non essendo ancora stato emanato il decreto in Gazzetta Ufficiale,
mentre per quanto riguarda i costi verrà sostenuta una tassa sotto la voce «contributo di segreteria» che dovrebbe ammontare a circa 10 – 15 euro. Le spese accessorie, che riguarderanno (per i fuori regione) il viaggio e il pernottamento, saranno a carico del partecipante.
REQUISITI – L’accesso al concorso sarà riservato a: ai docenti non compresi tra quelli che prendono parte alle assunzioni da GPS/elenchi aggiuntivi 2021/22 e a tutti coloro che abbiano svolto, entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione, tre annualità di servizio nelle scuole statali, non necessariamente consecutive e negli ultimi cinque anni, di cui una specifica, ossia prestata nella classe di concorso per cui ci si candida. Sono valide anche le annualità in gradi di scuola diversi, o sul sostegno. Per annualità si intendono almeno 180 giorni nell’anno scolastico
PROVA – Il test sarà selettivo, ma il Miur non ne ha ancora comunicato i criteri. Molto probabilmente la prova conterrà dei quesiti a risposta multipla ed ogni candidato potrà partecipare per una sola classe di concorso. E in una sola regione. Le date non sono ancora state comunicate, ma il tutto dovrebbe svolgersi entro il 31 dicembre 2021. In molti si chiedono se ci sarà anche una prova per il sostegno, ma in questo caso verrebbe richiesto come requisito di accesso il titolo di specializzazione. Si attendono comunque sviluppi nelle prossime settimane.
Un candidato potrebbe partecipare senza impedimenti sia al concorso straordinario che a quello ordinario, infatti, dalla normativa vigente non è segnalato alcun tipo di impedimento in merito.
Una volta terminato il concorso, verrà stilata una graduatoria di merito regionale sulla base dei titoli e del punteggio raggiunto nella prova e i candidati vincitori, collocati in posizione utile in graduatoria, parteciperanno a proprie spese a un percorso di formazione. Se lo supereranno verranno assunti a tempo indeterminato dal 1° settembre 2022 sui posti vacanti (e disponibili) banditi.
I posti per le assunzioni in ruolo 2021/2021 sono stati bloccati, quindi, saranno destinati soltanto ai docenti precari; come si legge sul decreto Sostegni bis: «sono resi indisponibili per le operazioni di mobilità e immissione in ruolo». Una volta assunti a tempo indeterminato, i candidati dovranno frequentare l’anno di formazione e prova: le graduatorie verranno esaurite quando tutte le persone che ne fanno parte verranno immesse in ruolo.