Intorno a metà settembre gli insegnanti potranno usufruire del bonus in riferimento all’anno scolastico 2021/2022: questo è quanto comunicato dal sito di riferimento dedicato alla carta del docente
CHIARIMENTI – «A partire da metà settembre p.v. l’applicazione carta del docente sarà aperta per consentire la gestione del bonus. Si segnala che ai portafogli dei docenti saranno attribuiti anche i residui relativi all’anno scolastico 2020/2021»( dalla nota diramata). L’insegnante dotato di un’utenza SPID avrà la possibilità di accedere ai 500 euro del nuovo bonus, ma anche alla somma inutilizzata del 2020/2021; per constatare la somma totale presente sulla carta, si potrà consultare la composizione del borsellino elettronico, tramite lo specchietto «storico portafoglio». Tutti i docenti che non hanno completato la registrazione, e che consultano diverse piattaforme di assistenza, dovranno inserire il proprio codice fiscale e il nome dell’Identity Provider sul quale è stata attivata l’utenza SPID.
A CHI SPETTA? – Per l’anno scolastico 2021/2022, potranno usufruire della carta del docente anche gli insegnanti appena ammessi in ruolo, oltre ai docenti di ruolo nelle scuole statali (sia a tempo pieno che parziali), gli insegnanti nel periodo di formazione e prova e quelli dichiarati idonei per motivi di salute. Come in passato invece, non avranno diritto al bonus i supplenti con incarico annuale e gli assunti dalle graduatorie provinciali, essendo riservato ad entrambe le categorie un contratto a tempo determinato. La discriminante per l’assegnazione delle 500 euro, resta quindi quella della docenza di ruolo.
COME È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS – Come appreso dal DPCM del 28 novembre 2016, è possibile investire la somma disponibile sulla carta del docente in:
a) libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
b) hardware e software;
c) iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti riconosciuti dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca; laurea, di laurea magistrale;
d) iscrizione a corsi di specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
e) titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
f) titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
g) iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015.