L’anno scolastico che sta per iniziare è il terzo dell’era COVID 19. Lo stato di emergenza, infatti, è stato prorogato al 31 dicembre e quindi si è resa necessaria, ancora una volta, la stesura di linee guida fondamentali per la ripresa delle lezioni. Cerchiamo di capire quali sono i punti nodali del documento.
NECESSITA’ DEL RITORNO IN PRESENZA – Il punto di partenza e, probabilmente, il grande cambiamento rispetto allo scorso anno, è la forte necessità di un ritorno alla didattica in presenza. Sin dalla premessa del documento, si sottolinea infatti che: «per l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022 la sfida è assicurare a tutti, anche per quanto rilevato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), lo svolgimento in presenza delle attività scolastiche, il recupero dei ritardi e il rafforzamento degli apprendimenti, la riconquista della dimensione relazionale e sociale dei nostri giovani, insieme a quella che si auspica essere la ripresa civile ed economica del Paese». Si sottolinea, quindi, il dovere categorico di tornare in presenza, non solo per gli apprendimenti ma anche per la centralità della socializzazione.
VACCINAZIONE – Le linee guida invitano il corpo docente, e gli studenti, a considerare la vaccinazione la prima battaglia contro l’espandersi (e l’evolversi) del virus. Pur non sancendo alcun obbligo vaccinale, è chiaro l’indirizzo pro-vaccinazione. Va inoltre sottolineato che questa parte del documento è stata parzialmente superata dall’obbligo, per docenti ed ATA, del green pass.
CONTENIMENTO DEL CONTAGIO – Permane l’obbligo di mascherina, specialmente laddove non è garantito il distanziamento di un metro, con l’esenzione per i bambini al di sotto dei sei anni. La sanificazione, in caso di contagio, può non essere svolta da una ditta esterna.
CONSUMAZIONE DEI PASTI – Nel rispetto del distanziamento, anche la refezione torna alla normalità: decade l’obbligo dei coperti monouso e l’impossibilità di frequentare la mensa ma non l’obbligo di mascherina per il personale somministratore dei pasti.
SCIENZE MOTORIE – la possibilità di svolgere le attività fisiche sarà strettamente legata al colore delle regioni: in zona bianca saranno consentiti gli sport di gruppo all’aperto, rispettando il distanziamento di due metri mentre in zona gialla e arancione è raccomandata l’attività individuale. In generale, se sussiste il distanziamento, è possibile non indossare la mascherina.
ALTRE MISURE – Confermato il referente covid, il personale per l’emergenza sanitaria e il fondo per l’edilizia leggera; si raccomanda anche di potenziare il trasporto e di scaglionare gli ingressi, per evitare gli assembramenti.