Niente obbligo vaccinale. Niente green pass. Almeno per ora. Come ricomincerà la scuola tra poco più di un
mese ancora non è certo, ma quella attuale potrebbe essere una settimana decisiva in tal senso. Tante
sono le idee al vaglio, per lo più in conflitto tra loro.
PROPOSTA – Una delle ultime proposte viene dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che ipotizza di
introdurre i vaccini all’interno degli edifici scolastici attraverso dei veri e propri punti vaccinali. In realtà,
fino a qualche anno fa, la somministrazione dei vaccini avveniva già nelle scuole e su questo punto spinge
Costa, che ha ribadito: «Si tratterebbe di una vera e propria campagna all’interno della scuola e credo sia
anche un messaggio positivo quello di andare in mezzo ai ragazzi all’interno delle scuole. Non possiamo
fallire l’obiettivo della ripresa in presenza…»
MINISTERO – Nel frattempo continua la campagna di sensibilizzazione nei confronti del personale
scolastico ancora non vaccinato. Il Piano Scuola 2021 prevede una vaccinazione totale (o quasi) per il
ritorno all’attività didattica in presenza. Il Cts ha ribadito in più di una circostanza che tutti i soggetti che
varcheranno le porte della scuola (studenti, Ata e docenti) dovranno garantire piena disponibilità alla
vaccinazione, così da ottenere una buona percentuale di immunizzati all’interno degli edifici. Inoltre, il
Comitato tecnico scientifico ritiene fondamentale promuovere il vaccino anche fra gli studenti over 12 dato
che su questi ragazzi è altamente improbabile lo sviluppo di una problematica seria: da qui nasce l’idea di
spingere la campagna vaccinale soprattutto tra i più giovani.
Il Ministero chiede poi alla scuola di svolgere un ruolo fondamentale nella divulgazione della campagna
vaccinale in modo che i ragazzi possano essere rassicurati sulla prevenzione del contagio, soprattutto per i
soggetti più fragili. Questi step saranno fondamentali non sono per la ripresa della scuola, ma per la ripresa
del Paese in generale.