La Guardia di Finanza ha ravvisato delle irregolarità compiute da 31 docenti di Macerata in due attività commerciali: gli insegnanti in questione avrebbero acquistato col buono da 500 euro della Carta del docente beni diversi da quelli consentiti dalla legge. Ad ognuno è stata comminata come ammenda una somma di denaro tripla rispetto al buono speso. Mentre ai due commercianti è stata inflitta una sanzione (cumulativa) rispettivamente di circa 5.600 e di oltre 35 mila euro .
DETTAGLI – La Carta del docente è stata introdotta nel 2016 e per i primi quattro anni ha gravato sulle casse dello Stato per un importo pari a circa un miliardo di euro. Il primo anno l’esborso complessivo fu di oltre 250 milioni, nel secondo 350, nel terzo 315 e nel quarto 380. Con questo buono, gli insegnanti di ogni ordine e grado possono godere di beni e servizi propedeutici al loro arricchimento professionale. Nello specifico si tratta di:
- acquisto dei libri di testo e altre pubblicazioni;
- corsi d’aggiornamento, purché svolti con enti accreditati dal Miur;
- biglietti per musei e rappresentazioni teatrali;
- iniziative coerenti con il Piano triennale dell’Offerta Formativa Scolastica;
- corsi di laurea o per lo studio di lingue straniere all’estero, e master.
NUMERI – Proprio su queste irregolarità ha basato una sua inchiesta il quotidiano La Stampa, analizzando i dati compresi nell’arco temporale che va dal 2016 al marzo 2020. Fino a quella data il 32% dei soldi erogati è stato destinato alla formazione, mentre il restante 68% dei docenti ha preferito investire i 500 euro annui in pc e tablet. Ad onor del vero nella locuzione «formazione dei docenti», il Ministero dell’Istruzione ricomprende non solo i corsi di formazione, ma anche i soldi destinati a libri di approfondimento didattico. In questo caso la scelta è discrezionale, poiché gli insegnanti non sono obbligati a spendere il buono solo in materie d’insegnamento.
CHI PUÓ USUFRUIRNE? – La carta del docente è riservata a:
- agli insegnanti di ruolo a tempo indeterminato delle scuole statali;
- ai docenti che sono in un periodo di prova;
- ai docenti inidonei per motivi di salute, in base all’articolo 514 del Dlgs 297/1994;
- ai docenti in posizione di comando, di distacco o fuori ruolo.
Il bonus non si richiede tramite una domanda, ma viene assegnato automaticamente in base alle categorie sopracitate. Per poterlo ricevere occorre registrarsi al portale cartadedocente.istruzione.it. utilizzando credenziali e SPID, necessarie poi anche per gli eventuali buoni da spendere. Sono esclusi da questa agevolazione i docenti precari. Inoltre, non è possibile utilizzare il buono in smartphone, toner, cartucce, stampanti, pennette USB, videocamere, fotocamere, videoproiettori, abbonamenti per la linea di trasmissione dati ADSL, canone RAI o Pay tv.
Luca Palmieri