L’anno scolastico 2020/2021 si è chiuso, esclusi i docenti e gli alunni impegnati negli esami di stato, e come
il precedente, è stato fortemente condizionato dall’emergenza Covid, ma al momento tutti i pensieri sono
rivolti al successivo. Come riprenderà la scuola a settembre?
NOVITÁ – Il generale Paolo Figliuolo ha già fornito le prime linee guida per il ritorno in classe: «Riapertura in
presenza in piena sicurezza. Vaccinazione e tracciamento saranno fondamentali. La mascherina sarà ancora
necessaria insieme ad ulteriori misure per mitigare i rischi». Stando a quanto riportato da «Il Corriere della
Sera», per programmare al meglio il nuovo anno scolastico è al vaglio un nuovo protocollo, al cui interno ci
saranno misure restrittive meno rigide rispetto alle attuali.
Nell’agenda del Ministro Patrizio Bianchi è presente questo tema ma anche quello del reclutamento degli
insegnanti, il cui numero dovrà essere il più alto possibile per evitare il ricrearsi di classi pollaio.
RIENTRO – Inutile ribadire che determinante per il ritorno in classe a settembre, sarà l’impatto della
campagna vaccinale. Al momento il distanziamento dovrebbe restare di due metri dalla cattedra per gli
alunni che, a loro volta, dovranno porsi almeno a un metro l’uno dall’altro. Stesso discorso per la
mascherina, che dovrebbe restare obbligatoria, per cui non si può escludere al momento un mantenimento
seppur parziale della didattica a distanza. Le decisioni finali però, anche alla luce dei dati che emergeranno
nelle prossime settimane, non saranno prese prima di Ferragosto. Un parametro decisamente rilevante, e
non presente all’inizio del precedente anno scolastico, è quello legato ai vaccini: tantissimi insegnanti e una
cospicua parte di studenti sono già stati vaccinati mentre si incoraggia l’utilizzo dei tamponi rapidi (per i
bambini) o salivari (per i ragazzi), molto utili per il tracciamento della curva dei contagi, e il cui uso era stato
già preso in considerazione nei mesi precedenti.
Luca Palmieri