In base al testo approvato in via definitiva il 20 maggio 2021, e in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e dell’iter parlamentare che potrebbe introdurre qualche modifica, il Decreto Sostegni bis prevede numerosi bonus e agevolazioni: il reddito d’emergenza, le indennità INPS per gli stagionali, il bonus prima casa per gli under 36; in attesa degli 11 miliardi già stanziati, e non erogati, dal primo Decreto Sostegni, numerosi sono i contributi a fondo perduto per le partite iva e per gli enti non commerciali del terzo settore (15 miliardi).
Resta il nodo licenziamenti, le cui norme sono state contestate nel week end sia da Confindustria che dai Sindacati, e che nel giro di pochi giorni (per non intrecciarsi coi prossimi decreti legati al Recovery) dovrebbero fissare a luglio la nuova scadenza del blocco licenziamenti. Anche se autorevoli fonti sostengono che non avverrà alcuna modifica e la scadenza resterà entro fine agosto.
SOSTEGNI BIS SCUOLA – Per ciò che concerne la Scuola, il Decreto Sostegni bis consentirebbe di velocizzare l’iter delle procedure necessarie all’avvio del prossimo anno scolastico: in particolare, entro il prossimo 31 agosto, si realizzerebbero non solo le assunzioni di ruolo, comme d’habitude, ma anche le assunzioni di insegnanti, le assegnazioni provvisorie, le utilizzazioni e le attribuzioni dei supplenti da parte degli Uffici Territoriali del Ministero (questo permetterebbe di avere un quadro stabile docenti entro l’inizio e non la seconda metà di settembre, il tutto a beneficio non unico ma primario degli studenti).
Inoltre il Governo lavorerà con le singole Regioni, nel rispetto della loro competenza in materia, per uniformare la data di avvio delle lezioni, e sarà una sua priorità quella di replicare tale accelerazione sulle tempistiche anche per i prossimi anni.
Altri due temi molto dibattuti sono stati il cambiamento da cinque a tre anni, per i neoassunti, del vincolo di mobilità dall’immissione in ruolo e l’accelerazione delle assunzioni sulle materie Stem (materie scientifiche).
In materia strettamente economica è stato previsto un Fondo da 350 milioni, per l’acquisto di beni e servizi, a beneficio delle scuole statali, e altri 50 milioni per le scuole paritarie, mentre gli Enti locali proprietari di edifici scolastici potranno continuare a utilizzare per il prossimo anno scolastico le risorse già ricevute nel 2020 per l’affitto di locali e il noleggio di strutture temporanee per aumentare il numero di aule (a questo scopo sono stati stanziati ulteriori 70 milioni).
ASSUNZIONI E CONCORSI – I concorsi saranno banditi a frequenza annuale e le prove verranno semplificate, con una parte scritta (quesiti a risposta multipla) e una prova orale, da un punteggio minimo di 70 punti a un massimo di 100; gli argomenti si baseranno sulla disciplina della classe di concorso o sulla tipologia di posto, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese, e non sarà più prevista una preselettiva, mentre 24 Cfu e Avvertenze generali potrebbero ancora rientrare nel novero della preparazione di un concorso ordinario. Oltre alla prova scritta e orale si opererà una valutazione dei titoli e una formazione della graduatoria sulla base delle considerazioni relative a tutte le altre prove, nei limiti dei posti messi a concorso.
Non sarà possibile iscriversi ai concorsi già banditi e se un candidato non supererà la prova non potrà presentare domanda di partecipazione alla procedura concorsuale successiva, per la stessa classe di concorso o tipologia di posto su cui ha già fallito il test (norma che l’Anief ha già ritenuto inaccettabile e incostituzionale, anche perché una prova potrebbe non andare bene per mille variabili indipendenti dalle capacità del candidato).
Il Decreto Sostegni bis dovrebbe consentire di far fronte al buco attuale di 100 000 cattedre, dando il via libera a 70 000 assunzioni entro la fine dell’anno: ad essere assunti saranno i vincitori del concorso straordinario del 2020 (26 500); gli insegnanti presenti nelle graduatorie dei precedenti concorsi e nelle GAE (22 500); i precari con almeno tre anni di servizio (per i quali è previsto un corso-concorso con un contratto a tempo determinato di prova al termine del quale ci sarà un test, e il cui numero ammonterebbe a circa 18 500 unità).
Germano Innocenti