Riapertura scuole – Il via dal 26 aprile

da | Apr 19, 2021 | IN PRIMO PIANO

Il Governo ha deciso la riapertura delle scuole per il 26 Aprile, coerentemente con quel «rischio ragionato, non folle» definito dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

Ad oggi, 19 Aprile, 6 milioni e 850 mila alunni fanno lezione in aula, su un totale di 8,5 milioni fra scuole statali e paritarie, questo grazie al passaggio della Campania a zona arancione che ha incrementato di 291 mila unità il novero dei discenti in presenza. Restano in Dad ancora 1 milione e 657 mila ragazzi, ma dalla prossima settimana gli istituti riapriranno al 100% per le regioni gialle e arancioni, e nelle zone rosse al 50% per le scuole superiori.

LA STATISTICA – A dispetto dello studio dello scorso marzo, condotto da Sara Gandini del leo di Milano con una équipe di medici e epidemiologi, che smentiva (incrociando i dati) un corrispondenza diretta fra la scuola in presenza e la crescita dei contagi, fa scalpore la statistica riportata dal quotidiano «Il Tempo» in base ai dati dell’ ISS (Istituto Superiore di Sanità) per cui i contagi fra la popolazione in età scolare, in occasione della riapertura delle scuole, sarebbero più alti rispetto ad altre fasce d’età.
In riferimento alle prime due settimane di Aprile infatti si è rilevato un aumento della percentuale dei contagi del 10,8% (da 0 a 3 anni); dello 8,79% (da 3 a 5 anni); del 7,92% (da 6 a 10 anni); del 7,35% (da 11 a 13 anni); del 7,4% (da 14 a 19 anni).

CRITICITÀ – Una delle principali obiezioni alla riapertura delle scuole entro la fine di Aprile riguarda l’abusato (almeno politicamente) tema dei trasporti.
Il Ministro Speranza, che in settimana ha convocato i presidenti di Province, Comuni e della Conferenza Regionale, per concordare gli sforzi nonostante si tratti di una materia a competenza regionale e comunale, ha dichiarato: «qualsiasi programma di riapertura deve prevedere un miglioramento dei trasporti pubblici locali».
Nonostante le scuole abbiano usufruito di 150 milioni di euro grazie al Decreto Sostegni,, per innovare c’è ancora molta strada da fare, letteralmente visto che si parla di trasporti, e Fedriga (Governatore del Friuli e presidente della Conferenza delle Regioni) ha affermato a tal proposito: «sulle scuole c’è un limite fisico per quanto riguarda i trasporti […] servono anni, non mesi, per ordinare nuovi mezzi».
La ministra Gelmini ha convocato sempre in settimana membri delle Infrastrutture e dell’Istruzione, oltre ai presidenti delle regioni, per un tavolo sulla logistica e i trasporti, definendo il rientro in classe almeno per un mese «un fatto doveroso».

SOVRAFFOLLAMENTO – La seconda criticità, dopo i trasporti, è il sovraffollamento delle aule. Interessante, dialetticamente parlando, è il commento di Giannelli (presidente ANPI): «La scuola è un luogo naturale di assembramento. Se si torna al 100% in molte aule non sarà possibile rispettare il metro di distanziamento». Affermazione che rilancia l’alternanza fra insegnamento in presenza e Dad.

IL PUNTO – In giornata si incontreranno le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione per parlare della riapertura delle scuole e dell’aggiornamento del protocollo di sicurezza, anche per quanto riguarda l’esame di Stato. Si tratta dunque di una settimana cruciale per i nostri studenti e per il sistema scuola in generale, e l’augurio dettato dal buon senso è che fra i detrattori del rientro in classe, pronti a impugnare il tema dei trasporti come principale obiezione, e chi garantisce almeno un mese di didattica in presenza per tutti, non prevalgano le strumentalizzazioni politiche.

Germano Innocenti

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