Scuola, il ritorno in presenza «salva» il 30% degli studenti italiani: ecco perché

da | Apr 16, 2021 | SUI BANCHI DI SCUOLA

La didattica a distanza accompagna gli studenti di tutto il mondo da circa un anno. Grazie alle video-lezioni, la scuola è riuscita a garantire comunque un buon livello d’istruzione agli alunni di ogni ordine e grado, ma quanti problemi si porta dietro la Dad? Oltre alla mancanza di contatto diretto tra alunno e docente, le difficoltà sono state riscontrate anche da un punto di vista tecnico.

DATI – Uno studio dell’Unione Europea delle cooperative (Uecoop), infatti, rileva che il rientro in classe abbia  «salvato» 1/3 degli studenti italiani che non potevano usufruire di una buona connessione internet. Questa disuguaglianza è dovuta alla mancanza di un collegamento rete veloce a banda larga in alcune zone del Paese. Dall’inizio della pandemia l’intera penisola ha adottato lo smart-working e la dad, creando un sovraccarico di linee ed evidenziando un problema già presente, ma che in questo anno si è palesato ancor di più. Tale divario digitale è più diffuso nelle regioni del Sud Italia, dalla Sicilia alla Calabria, passando per la Basilicata e il Molise, arrivando fino in Puglia. In queste zone una famiglia su tre non può usufruire di una linea internet sufficiente a supportare un notevole traffico dati.

SOLUZIONI? – Il problema non è migliorabile nel breve periodo, o meglio, nel corso di questi 13 mesi di pandemia non è stato fatto nulla di significativo per ovviare a questa falla. L’auspicio (sotto tanti punti di vista) è che il digitale, almeno per il momento, venga accantonato a favore delle lezioni in presenza, che in termini concreti vorrebbe dire «ritorno nei limiti del possibile alla normalità». Il distanziamento e le misure per arginare il diffondersi del covid hanno portato a un ripensamento a 360°della scuola, tra turni d’ingresso e rivisitazione di spazi e lezioni. Sempre l’Uecoop, in seguito al suo studio, ha evidenziato che molte famiglie hanno dovuto rivedere le proprie abitudini a causa del nuovo modo di fare scuola. Dagli orari insoliti, talvolta pomeridiani e spezzettati delle lezioni in classe, ai segmenti di didattica a distanza, che richiedevano inevitabilmente anche la presenza di un genitore in casa per i più piccoli, con conseguente assenza dal lavoro. Dad, lezioni in presenza, connessioni internet instabili: quando finirà questo ridondante ping-pong ? Al virus e ai vaccini l’ardua sentenza …


Luca Palmieri

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