Sempre più attuale il tema relativo agli esami di stato, con la ministra Lucia Azzolina che al termine del mese di gennaio dovrebbe varare l’ordinanza alla maturità 2021. Si viaggia verso la conferma della stessa tipologia di esame usata nel 2020, con un maxi-orale senza prove scritte.
LE ULTIME – Proprio la ministra, intervenuta in tv a margine della trasmissione di Rai 3 Agorà, si è espressa sull’argomento: «Nel giro di pochi giorni decideremo, daremo risposte agli studenti che hanno bisogno di certezze. La decisione non sarà presa in solitudine, stiamo ascoltando tutti, famiglie, sindacati, docenti e studenti. Loro vorrebbero un esame serio ma che sia simile, se non uguale a quello dell’anno scorso. Questo è l’orientamento. Nelle prossime ore decideremo». In realtà di dubbi sembrano essercene davvero pochi. Manca solo l’ufficialità prevista per fine mese, ma dopo che la pandemia è stata un forte condizionamento anche per questo anno scolastico, il Ministero ha deciso di rimanere sulla stessa linea del 2020, confermando un maxi orale senza nessuna prova scritta. Un’ulteriore conferma arriva dalle pagine de Il Sole 24 Ore, che divulga questa notizia come certa, rivelando anche alcuni particolari interessanti. A quanto pare, questa decisione sarebbe scaturita dal fatto che, gli studenti del quinto, stiano affrontando l’ultimo anno di scuola superiore e abbiano svolto metà del precedente con la didattica digitale, così come faranno i loro successori. Per questo la decisione è ricaduta su una maturità più semplice, ma ugualmente seria ed impegnativa come quelle svolte pre-Covid, come spesso ha sottolineato la Azzolina.
DETTAGLI – Quindi la prova di esame sarà soltanto una e verrà svolta oralmente. Inoltre, verrà dato un peso specifico maggiore all’andamento scolastico degli ultimi tre anni. L’unica novità sostanziale rispetto alla maturità 2020 sarà il ritorno del giudizio di ammissione. La commissione sarà sempre composta da 6 membri interni più il presidente esterno, mentre l’alternanza scuola/lavoro non rappresenterà più un requisito di ammissione, proprio come le prove invalsi. La strada sembra essere ormai tracciata, l’unica alternativa è caldeggiata da alcuni partiti dell’opposizione e da altri dell’attuale maggioranza, che vorrebbero abbinare alla prova orale una prova scritta. Questo però, accadrebbe soltanto nell’ipotesi in cui ci fosse un cambio ai vertici del Ministero e al momento, con la crisi di governo in atto, non è una soluzione da scartare a priori. Nei prossimi giorni gli scenari saranno sicuramente più chiari, ma in attesa di eventuali sviluppi, restano alte le quotazioni di un maxi-orale come unica prova per l’esame di maturità 2021.
Luca Palmieri