Variante Covid inglese, possibile slittamento del rientro in classe?

da | Dic 23, 2020 | IN PRIMO PIANO

La variante Covid inglese mette a serio rischio il rientro in classe per il 7 gennaio. Per il consigliere scientifico del ministro della Salute Walter Ricciardi, il ritorno a scuola per la data stabilita è a serio rischio, mentre la ministra Azzolina continua ad essere molto fiduciosa, con il piano di rientro quasi ultimato.

DUBBI RIENTRO IN CLASSE«Mi preoccupa l’idea di riaprire tutto dopo l’Epifania, a cominciare dalle scuole. Per le scuole superiori e per l’università è perciò meglio evitare la ripresa il 7 gennaio. I più grandi sono un pericolo, per genitori e nonni» – con queste parole Giorgio Palù, virologo dell’università di Padova e presidente dell’Aifa, l’Agenzia del farmaco italiana, sconsiglia in maniera quasi categorica il rientro in classe subito dopo le vacanze natalizie. Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda si trova il presidente dell’Anp, Antonello Giannelli, che vorrebbe attendere i pareri delle autorità sanitarie: «Per fortuna fino al 7 gennaio abbiamo un po’ di tempo. Quindi io credo che ci sia la possibilità di valutare se effettivamente questa nuova variante del virus possa comportare dei rischi rispetto all’apertura». Al di là di questo, Giannelli ritiene che, docenti e personale Ata debbano avere la precedenza per la somministrazione del vaccino, considerando il contatto diretto con terze persone (gli studenti). Questa è un’ipotesi tuttora al vaglio del governo, ma ad oggi ancora non è stata presa una decisione definitiva in merito.

RIPARTENZA – L’obiettivo della Azzolina resta sempre quello della riapertura il 7 gennaio, nonostante la variante Covid inglese: «Ora, l’impegno comune dovrà essere quello di riportare in classe tutti gli studenti e le studentesse, che hanno bisogno di riappropriarsi dei loro spazi, di riprendere il cammino di crescita» – questo è un estratto della lettera di auguri di Buon Natale che la ministra ha rivolto a tutto il personale scolastico, agli studenti e alle famiglie. Nel frattempo la città di Milano si prepara alla ripartenza scolastica, modificando gli orari della città. Il dirigente dell’AT di Milano Marco Bussetti, promette che a gennaio gli studenti torneranno negli istituti superiori per seguire le lezioni in presenza e lo faranno nelle migliori condizioni possibili. Per raggiungere la quota del 75% prevista dal Dpcm del 3 dicembre, nel capoluogo lombardo si procederà con l’ingresso entro le ore 8:00 del mattino per il 50% degli studenti, mentre il restante 25% vedrà il suono della campanella posticipato alle 9:30. Alcune indicazioni per la ripartenza
a gennaio arrivano anche dall’Usr per la Sicilia, che in una nota consiglia la suddivisione delle classi, ingressi a rotazione e lezioni più brevi, ma con recupero in modalità asincrona.

SCUOLA A GIUGNO? – Qualora dovesse slittare il rientro a scuola, previsto per il 7 gennaio, il calendario scolastico potrebbe subire delle variazioni. Un’ipotesi è quella di annullare le vacanze di carnevale e di far terminare le lezioni il 26 giugno. Proprio la Azzolina nelle scorse settimane aveva parlato di una proposta fatta dal governo alle regioni, con la possibilità di estendere la scuola fino a giugno. Inizialmente si era diffusa la notizia che prevedeva le scuole aperte addirittura fino ad agosto, ma la ministra ha più volte smentito questa ipotesi, non essendoci strutture in Italia munite di condizionatori o altri apparecchi in grado di tamponare il caldo estivo. Inoltre, qualora la modifica del calendario scolastico andasse in porto, non coinvolgerebbe le classi terze medie e quinte superiori, impegnate in quel periodo nell’esame di Stato.
Per ora queste sono tutte ipotesi che, prima di essere tramutate in notizie ufficiali, dovranno tenere conto della curva epidemiologica, parametro fondamentale per qualsiasi decisione.

Luca Palmieri

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