Quando sarà disponibile il vaccino anti Covid-19 tutte le vite umane potranno riacquisire un minimo di normalità. Ma la vera domanda è proprio: «Quando potrà avvenire tutto ciò?». E soprattutto ci si chiede se sarà obbligatorio vaccinarsi. Proprio in merito alla scuola sono iniziati i primi ragionamenti sul tema, con la possibilità dell’obbligo di vaccinazione per tutti gli studenti entro l’estate del 2021.
OBBLIGO O MENO – Andiamo con ordine: il piano di somministrazione del vaccino anti-Covid 19 è molto delicato e spetterà al governo decidere a quali categorie destinare le prime dosi. Allo stato attuale, pare che il primo antidoto a questo virus disponibile sarà quello della Pfizer, che dovrebbe entrare in possesso del governo italiano a metà gennaio 2021. Il primo stock disponibile riguarderà circa 1 milione e mezzo di persone, appartenenti alle categorie di medici, infermieri e operatori delle Rsa. Poi da marzo spazio ad anziani, ai diabetici, ai pazienti oncologici e agli obesi. Solo in estate toccherà agli studenti, ma qui il grande nodo è quello dell’obbligatorietà. Infatti il vaccino anti Covid sarà per l’intera popolazione «consigliato» e non «obbligatorio». La scuola però potrebbe essere l’unica eccezione a questa regola, con la possibilità di introduzione dell’obbligo vaccinale in tutte le scuole di ogni ordine e grado, che ora è solo ristretto ai nidi e alle materne. Per ora questa è solo un’indiscrezione che trova spazio sulle pagine del Corriere della Sera, ma tra qualche mese questa notizia potrebbe trovare fondamenta più solide.
CATEGORIE – Sulla qualità del prodotto si è espresso il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto al talk della Rcs Accademy Business School: «Voglio dare un messaggio molto chiaro: verranno fatte tutte le verifiche affinché il prodotto che sarà distribuito sia efficace e sicuro, due parole che devono essere sempre mantenute insieme. Il vaccino non arriverà subito per tutti, Pfizer per esempio darà dosi per 3,4 milioni, quindi per 1,7 milioni di persone». Poi sulle categorie interessate alle prime somministrazioni aggiunge: «Saremo chiamati a scegliere e stiamo ragionando sul partire da quelle categorie che hanno più possibilità di incrociare il virus: in primis il personale sanitario e poi le persone anziane e quelle con più patologie». Nessun programma già definito quindi sulle scuole per cui, come già detto, bisognerà aspettare come tempo minimo l’estate 2021 per le prime somministrazioni. Restiamo quindi in attesa di capire se ci sarà o meno l’obbligo vaccinale, su cui è verosimile aspettarsi ancora molti ragionamenti, prima di deliberare una decisione definitiva.