La Didattica a distanza sta funzionando? Questa è la domanda che aleggia continuamente nella testa di molti. La risposta per alcuni è affermativa, soprattutto se si prendono in considerazione gli alunni fragili. Questo è quanto emerso da uno studio del Ministero della Salute, dopo aver analizzato il progetto «Crescere senza distanza», realizzato dalla «Fondazione Zancan».
ALUNNI FRAGILI – In questo periodo, dunque, la didattica a distanza più efficace risulta essere proprio quella personalizzata, accurata e studiata ad hoc per i bisogni degli alunni più fragili. La ricerca di questa analisi è stata eseguita seguendo precisi parametri: è stato svolto un lavoro nei centri sanitari legati alle scuole in ospedale, agendo mediante panel di approfondimento; sono stati intervistati operatori, insegnanti, genitori, ragazzi; sono state mappate le scuole e si sono effettuati degli stress test con questionari nelle classi e colloqui con i docenti.
SCUOLA IN OSPEDALE – Il report è stato svolto in ospedali che accolgono bambini affetti da malattie rare, croniche o oncologiche, costretti quindi a svolgere un’attività didattica sotto stress. In queste circostanze, il dialogo con insegnanti e psicologi ha permesso di approfondire il rapporto instaurato tra docente ed alunno, l’organizzazione delle lezioni e i criteri di valutazione usati. Il risultato finale ha mostrato che l’obiettivo primario pedagogico-didattico, in questi casi, è «restituire normalità» mediante la scuola, con l’intento di trasmettere al ragazzo positività, motivazione e speranza, così da renderlo più forte nella sua lotta contro la malattia.
CONSIDERAZIONI SUI RISULTATI – Dagli esiti di questa indagine, si possono trarre alcuni spunti con cui migliorare, attraverso metodi e strumenti, lo svolgimento della DAD:
– la didattica a distanza personalizzata o rivolta a piccoli gruppi è la più efficace, in modo particolare se è dedicata a bambini più piccoli e alunni fragili;
– la telecamera dovrebbe essere sempre accesa, così da non perdere il contatto visivo tra alunni e docenti. Facendo questo, il livello di attenzione non ne risentirà;
– i tempi delle lezioni vanno riesaminati e snelliti con delle pause;
– la didattica a distanza è maggiormente efficace se svolta con alunni che già hanno avuto l’opportunità di lavorare insieme in presenza e che, quindi, hanno già avuto modo di costruire un rapporto interpersonale con l’insegnante e i compagni;
– qualora fosse possibile, l’alternanza tra le lezioni a distanza e quelle in presenza sarebbe auspicabile;
– la scelta e l’impiego di materiali didattici più incisivi, coinvolgenti e accattivanti è di vitale importanza per una DAD sempre più specializzata: slide, filmati, applicazioni-gioco, audio, strumenti smart sono sempre più necessari per attrarre l’attenzione degli studenti;
– pretendere dai ragazzi il rispetto delle stesse regole della didattica presenziale, in quanto la DAD cambia nelle modalità ma non nei valori e nei principi: puntualità, impegno, ordine devono continuare ad essere un must per tutti gli studenti.
Luca Palmieri