“NUOVI STRUMENTI E AMBIENTI PER UNA DIDATTICA 4.0 – prof.ssa Monica Toselli – parte seconda”

da | Lug 20, 2020 | STUDIARE ONLINE

Continuiamo il percorso iniziato ieri sulla DAD concentrandoci oggi sul cambiamento degli strumenti didattici e su come si configura l’immagine dei nuovi studenti in un ambiente di apprendimento a distanza

Strumenti – Le nuove tecnologie come i software di videoconferenza, ci permettono di interagire a distanza e in contemporanea con più persone, ma il lavoro in gruppo richiede lo scambio di materiali ed elaborati utilizzati da più persone e anche in questo caso, si possono utilizzare strumenti come le piattaforme didattiche e classi virtuali; i software di controllo desktop da remoto poi, permettono di lavorare in contemporanea sullo stesso file. Quindi con la DAD lo studente diventa attore del processo di apprendimento attivo grazie all’interazione richiesta dall’utilizzo delle nuove tecnologie che produce nello studente, l’incoraggiamento e il coinvolgimento atto a favorire l’apprendimento efficace. Gli strumenti utilizzabili in modalità DAD sincrona sono molteplici e principalmente i software di videoconferenza, chat di gruppo, software di videochiamata, app interattive. Per lo svolgimento invece in modalità asincrona, occorre utilizzare strumenti che permettano la visualizzazione di contenuti multimediali o lo scambio di materiali, elaborati e dunque si suggerisce l’uso di software di video-lezioni, sistemi di messaggistica istantanea, chat di gruppo spesso inseriti nelle piattaforme didattiche che permettono di creare classi virtuali. Questi strumenti potrebbero però rendere necessario l’accompagnamento al loro utilizzo, valutando il grado di familiarità con essi, senza prescindere dall’attenzione alle reazioni emotive e psicologiche degli studenti, rafforzando la motivazione. Per questo motivo si può attingere tra le molteplici attività possibili con la DAD scegliendo insieme agli studenti, quanto più efficace in base alla capacità di lavoro autonomo e agli strumenti disponibili, personalizzando l’esperienza didattica. Gli strumenti a disposizione sono vari, i più utilizzati potrebbero essere: piattaforme didattiche e classi virtuali come WeSchool o Edmodo, Classroom e G-Suite, Videoconferenze sulla piattaforma G-suite meet, mail istituzionali, libri di testo e/o libri digitali, vocabolario digitale, libri di narrativa digitali, File audio e/o video creati dai docenti e/o reperiti in rete, Presentazioni Keynotes e/o Power point, Prezi, lavagne virtuali collaborative condivise come Jamboard o Web WhiteBoard, software per la creazione di storytelling ed infografica come Intertwine o Canva, software per la creazione di learning objects come eXeLearning, software per creazione di mappe mentali come Coggle o Simplemind o ancora Xmind.

Studenti 4.0 – Gli strumenti utilizzabili con la DAD e le metodologie come l’apprendimento collaborativo e cooperativo o ancora l’apprendimento per problemi o quello per progetti o la classe capovolta, sono metodi di istruzione proponibili con la DAD, i quali posseggono le caratteristiche proprie dell’apprendimento attivo definito da Felder e Brent come “qualsiasi attività svolta durante una lezione che permetta a tutti gli studenti della classe di essere chiamati a fare qualcosa che vada oltre il guardare, l’ascoltare e il prendere appunti” cioè tutte quelle attività volte a mantenere altro l’interesse dello studente. Attività che possono essere progettate e alternate attuando un efficace bilanciamento degli strumenti con la DAD. La trasformazione digitale in atto che coinvolge l’intera società soprattutto le scuole e i luoghi di formazione si rende necessaria per formare studenti 4.0 con competenze digitali e trasversali, avvicinando così la scuola al mondo dell’imprenditoria e ponendo le basi per la necessaria connessione tra i saperi e le competenze. Prepararsi alla rivoluzione in atto, che avrà forte impatto anche sul modo di lavorare e sulle professionalità del futuro diventa dunque una priorità perseguibili in ogni momento e luogo con la DAD. Intelligenza artificiale, robotica, realtà aumentata avranno un impatto molto importante sull’occupazione e sulle nuove professionalità richieste; è dunque fondamentale e strategico cogliere queste opportunità anche accettando che alcune professioni si estinguano ed altre nascano, con conseguente esigenza di nuova formazione e di riqualificazione; il docente potrebbe divenire figura facilitatrice nel percorso di apprendimento del discente e dunque ricoprire un ruolo di tutor e/o coach. La DAD presenta peculiarità fruibili anche pensando alla formazione continua durante tutta la vita dei discenti, volta ad acquisire maggiori competenze digitali e di tecnologia 4.0 dettati dal nuovo paradigma che si sta delineando.

prof.ssa Monica Toselli

Articoli Recenti

La nuova lotta di classe (turistica)

La nuova lotta di classe (turistica)

C’erano una volta le classi agiate che vivevano di rendita e disponevano illimitatamente del tempo libero («leisure time») organizzando dei «Grand Tour» in giro per il mondo che poi divenivano libri o album fotografici da esibire durante un tè o fumando tabacco...

Overtourism: un problema «capitale»

Overtourism: un problema «capitale»

Correva l’anno 2015 quando, in visita a Barcellona durante una torrida estate, m’imbattei in uno striscione su un palazzo del Barrio Gòtico che in un inglese esclamativo intimava ai turisti di rispettare il sonno e la tranquillità dei residenti; nove anni dopo, una...