Andrea, 18 anni studente Liceo Scientifico a pochi giorni dalla maturità ci racconta.
[ Ascoltate qui la canzone “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti ]
Abbiamo chiesto ad Andrea, 18 anni studente maturando del Liceo Scientifico Statale Albert Einstein di Molfetta (BA) di raccontarci le sue sensazioni a pochi giorni dagli esami di maturità di questo insolito ultimo anno di superiori.
“Durante gli anni del liceo, capita almeno una volta di pensare agli esami di maturità, a questa cosa sconosciuta, forse un po’ esotica, accompagnata spesso da un briciolo di timore e di mistero. Arrivati, poi, al quinto anno, “esami” diventa la parola chiave, ogni attività viene vista in relazione a questa prova del fuoco che all’improvviso diventa importantissima e di cui, nonostante ciò, si conosce poco.
Questi presupposti sembrano già abbastanza complessi da affrontare, anche senza ulteriori complicazioni, e invece, per chi, come me, quest’anno sta per affrontare la maturità, il destino ha deciso di rendere le cose più complicate.
L’emergenza COVID è stata ed è ancora oggi un problema non da poco, che ha messo in ginocchio la nostra società in tutte le sue componenti. La scuola, come tutto del resto, ne ha risentito e ha dovuto reagire di conseguenza. Adesso, alcuni dicono che noi maturandi siamo stati in qualche modo “fortunati”, che l’esame sarà più semplice, una passeggiata, ma io non la vedo in questo modo.
La nostra prova è iniziata circa tre mesi fa, quando abbiamo intrapreso la Didattica a Distanza, quando abbiamo dovuto adattare il nostro lavoro e il nostro metodo di studio ad un sistema del tutto nuovo e sconosciuto, quando abbiamo dovuto affrontare interrogazioni, compiti e, infine, la preparazione alla maturità senza le interazioni e le esperienze del gruppo classe che in questi cinque anni abbiamo imparato a costruire.
Credo sia più giusto dire che questo esame sarà diverso, non più facile, come ogni piccola parte della nostra vita quotidiana è stata diversa in questi mesi, ma credo anche che ci siano molti aspetti per cui la nostra maturità sarà identica a quella delle generazioni che ci hanno preceduto.
L’impegno che ci stiamo mettendo e che ci metteremo, le emozioni che condividiamo costantemente con i nostri amici, e infine, quella notte prima dell’esame, saranno sempre gli stessi.
Perché quel brivido, quel briciolo di euforia che accompagna la certezza che qualcosa sta per cambiare, non potrà mai esserci negato e perché nonostante tutte le difficoltà e le insicurezze, potremo dire che “questa notte è ancora nostra…”.
Andrea Petruzzella