Una delle maggiori conseguenze legate all’emergenza COVID-19 è stata la decisione di sospendere tutte le attività didattiche confermando, laddove ce ne fosse bisogno, la necessità di garantire non solo il diritto all’istruzione ma anche quello alla socializzazione di ogni ragazzo. Per questo motivo, il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha istituito un Comitato Tecnico Scientifico (CTS) per redigere un documento contenente le linee guida per il necessario ritorno a scuola in totale sicurezza. Vediamo insieme le misure previste che, come si evince del documento, sono il frutto delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’UNESCO e delle esperienze maturate in altri Paesi europei:
PUNTI DI CRITICITA’– Il CTS ha iniziato la sua analisi tenendo in considerazione gli aspetti di maggiore correlazione tra la vita scolastica e la diffusione del virus, sottolineando come il necessario distanziamento debba fare i conti con le dotazioni organiche di personale e gli spazi scolastici. L’edilizia scolastica, infatti, potrebbe non essere sufficiente ad accogliere tutta la popolazione scolastica per garantire il giusto distanziamento. Alla stessa maniera, l’organico risulterebbe insufficiente nella previsione di una ridefinizione delle classi. Ulteriore, non trascurabile, criticità sarebbe la correlazione tra il ritorno tra i banchi di scuola e l’aumento degli spostamenti, che renderebbe necessario, soprattutto nelle grandi città, differenziare gli orari di ingresso per evitare un sovraffollamento dei mezzi di trasporto pubblico.
MISURE ORGANIZZATIVE GENERALI – Per poter accedere all’edificio scolastico, chiunque dovrà:
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- Non presentare sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi fino a tre giorni precedenti l’ingresso nell’edificio;
- Non essere stato sottoposto a quarantena o isolamento domiciliare nei 14 giorni precedenti l’ingresso a scuola;
- Non essere stato a contatto, per quanto di propria conoscenza, con persone affette dal COVID nei 14 giorni precedenti l’ingresso a scuola;
- Indossare una mascherina protettiva delle vie respiratorie.
Il documento sottolinea come la rilevazione della temperatura corporea non sarà effettuata nell’edificio scolastico, e, quindi, viene lasciata alla responsabilità individuale o genitoriale l’applicazione scrupolosa delle misure preventive.
DISTANZIAMENTO– Parola chiave dell’emergenza, il distanziamento andrà garantito anche al rientro a scuola. Per farlo, sarà necessario determinare percorsi differenziati per l’ingresso e l’uscita delle persone dall’edificio scolastico e contingentare il flusso degli accessi, differenziando gli orari di inizio delle lezioni. Si dovranno altresì prendere misure adeguate per ridurre al minimo gli assembramenti negli spazi comuni come corridoi, ingresso, bagni e scale.
AULE– l’ambiente per eccellenza del gruppo classe dovrà necessariamente cambiare il suo layout, garantendo il distanziamento fisico di un metro, senza trascurare nel calcolo gli spazi di movimento. Alla stessa maniera, la disposizione della cattedra e della lavagna deve poter garantire il distanziamento di un metro. Il documento suggerisce ad ogni realtà scolastica di predisporre turni per garantire il distanziamento nelle aule, in base alle caratteristiche degli spazi dei propri edifici scolastici.
Queste le prime misure generali, in attesa di un’ordinanza specifica che regolamenti gli aspetti più prettamente didattici del nuovo anno scolastico.