COME PRESENTARE UN PROGETTO DI PCTO ALL’ESAME DI MATURITÀ: ESPERIENZE PRATICHE

da | Mag 29, 2020 | SUI BANCHI DI SCUOLA

Come confermato dall’ordinanza ministeriale sugli Esami di Stato, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) non saranno un requisito obbligatorio per l’ammissione all’Esame, ma costituiranno comunque una parte del colloquio orale. Ecco che diventa fondamentale per gli studenti poter puntare su attività che entusiasmino la Commissione per mettere in risalto le proprie capacità. In tale ottica, è importante puntare su aziende che siano sensibili alla formazione dei giovani. Vediamo insieme cosa c’è da sapere in merito agli aspetti pratici dei PCTO, attraverso la presentazione dell’esperienza messa in campo dalla sede Grandi Scuole di Roma.

IL PROGETTO PCTO: CONFAO E AZIENDA TUTOR – Il Consorzio Nazionale per la Formazione l’Aggiornamento e l’Orientamento,  ha implementato il Simulatore delle Imprese Formative Simulate che costituisce un importante strumento per la realizzazione dei progetti di PCTO. Gli studenti, infatti, hanno l’opportunità di operare in un laboratorio di simulazione, come se fossero realmente in azienda, rispettando gli adempimenti fiscali e contabili e percorrendo tutte le tappe fondamentali per la costituzione e lo sviluppo di una start up.

Un ruolo fondamentale è svolto dall’azienda tutor che si interfaccia con gli studenti e offre loro la possibilità di vivere esperienze concrete, dando una connotazione reale all’esperienza dei PCTO.

Moovenda, leader nel delivery food, è stata l’azienda che più si è appassionata ai progetti degli allievi di Roma Ferratella. Il Dott. Filippo Chiricozzi, uno dei soci fondatori, ha contribuito ad organizzare una serie di incontri tematici nei quali gli studenti hanno lavorato con entusiasmo e partecipazione. Ha sempre mostrato grande interesse nei confronti di queste tematiche e a tale proposito lo abbiamo intervistato: <<Incontrare i ragazzi è sempre stimolante e coinvolgerli in questi progetti è la chiave giusta per accrescere le loro competenze e le loro capacità di orientarsi nel mondo post – scuola. E’ stato un piacere vederli all’opera su tematiche quali il mondo delle start up e la gestione delle risorse umane. Ritengo che iniziative come queste debbano avere una risonanza adeguata agli sforzi messi in campo>>.

IMPARIAMO UN’AZIENDA – Il progetto PCTO realizzato quest’anno dalla sede GS di Roma conferma questo indirizzo di pensiero: porta i ragazzi che vi partecipano a creare un nuovo gruppo classe, in cui si confrontano idee e necessità. Sulla base dello scambio e dell’ascolto, infatti, si procede verso la realizzazione di un progetto comune che accoglie non solo le idee ma, soprattutto, le competenze personali di ciascuno.

Durante l’anno scolastico 2019/2020, gli studenti hanno formato tre macro-gruppi di lavoro, calibrati in base al proprio percorso di studi. Sono state esperienze di arricchimento per i ragazzi stessi: gli studenti più adulti, per esempio, hanno imparato a coordinare il lavoro e gli elaborati dei compagni più piccoli, sviluppando capacità di gestione di un gruppo e di leadership; lo stesso smartphone, a cui i giovani sono così affezionati, resta nello zaino in favore dell’interazione, lasciando spazio al confronto, al dibattito e alla genuina espressione delle idee adolescenziali.

I 3 PROGETTI – I tre gruppi hanno scelto, sulla base dei medesimi confronti, il progetto da sviluppare, tenendo in considerazione diversi aspetti, da quello prettamente organizzativo alle implicazioni economico-sociali

HearToGo è il primo progetto che vede la luce durante le ore svolte sia in presenza sia in DaD (Didattica a Distanza) e racconta l’idea di consegnare a domicilio, 24h su 24 attraverso l’ordine su un’app, farmaci da banco a tutti coloro che non hanno la possibilità di recarsi personalmente presso una farmacia. È un progetto nato per i disabili, per gli anziani e per le famiglie che non hanno la possibilità di spostarsi per via degli orari di lavoro.

ArTourO, il secondo progetto sviluppato, nasce dall’esigenza di allontanare lo stereotipo del classico tour turistico romano e mira a far conoscere quello che Roma è realmente in grado di regalare. Così, sul sito web legato all’iniziativa, si propongono tour accompagnati da una guida autoctona, che conosca i ristoranti tipici (e non quelli turistici) e che possa accompagnare i gruppi nei punti nascosti della città eterna.

Rosiko…se Inquini è invece il terzo progetto a cui uno dei tre gruppi ha lavorato. L’idea nasce dal bisogno di aiutare il nostro pianeta a salvarsi. Infatti, basandosi su uno schema ormai noto come quello del gioco da tavola di strategia “Risiko”, i ragazzi hanno sviluppato la plancia di un gioco che prevede due squadre. La squadra dei buoni ha l’obiettivo di difendere il pianeta terra contro l’inquinamento mentre quella dei cattivi proverà a inquinarlo attraverso il lancio dei dadi e le carte obiettivo.

In bocca al lupo ragazzi per il vostro esame!!

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