Una delle novità introdotte dalla Buona Scuola è la carta del docente che permette a tutti gli insegnanti di ruolo di poter usufruire di 500 euro in ogni anno per materiali didattici, corsi di formazione, acquisto di libri e biglietti per visite, mostre, spettacoli teatrali e concerti. Nel corso di quest’anno, si è aperto un dibattito che ha portato a una graduale restrizione dell’utilizzo del bonus ai soli fini di aggiornamento, vista la propensione di molti insegnanti ad eludere la possibilità di utilizzarlo per i corsi di formazione. L’emergenza COVID-19 ne ha ridiscusso la sua funzionalità e le sue potenzialità in termini di acquisto
Acquisto device per la DAD – È infatti possibile per i docenti utilizzare la cifra del bonus per l’acquisto degli strumenti e dei device ormai necessari per poter svolgere la didattica a distanza. Via libera, quindi, all’acquisto di pc, tablet, webcam, cuffie, tavolette grafiche e tutti quegli strumenti indispensabili per svolgere la DAD nel migliore dei modi.
Le proteste dei docenti precari – L’apertura del Ministro sulla carta del docente e sui prodotti che con essa si possono acquistare ha fatto indignare la larga fetta di docenti precari del mondo della scuola. In particolare, sottolineando il carattere non contrattuale della didattica a distanza, i precari evidenziano come, anche loro, stiano portando avanti la didattica nelle scuole di ogni ordine e grado e, per questo motivo, vogliono poter usufruire della possibilità di accedere al bonus, al pari dei docenti di ruolo.
Riconversione del bonus in fondi per la Sanità – Una sparuta parte del corpo docente, d’altro canto, propone invece di destinare i fondi ancora validi del bonus per il finanziamento di ospedali e cliniche, nell’ottica di una più rapida e incisiva sconfitta del virus.